Posted: 19 Luglio 2021 by AnnaVentrella
Vuoi sapere come scrivere un articolo senza in realtà scrivere un articolo?
Bene. Te lo mostro.
Questo che stai per leggere è un articolo, ma in realtà, se lo osservi con attenzione, è la messa in opera delle stesse regole che spiego molto genericamente.
Per prima cosa è importante scrivere un’introduzione corposa che tratti dell’argomento in modo approfondito e che spieghi cosa il tuo pubblico troverà nel prosieguo.
Cerca di essere molto chiaro e diretto e prima di iniziare a scrivere, conduci uno studio approfondito sul tuo target. Generalmente il cliente non conosce bene il suo target come pensa, ma tu puoi aiutarlo.
Anche questo è un tuo compito.
Domandagli:
Perché il tuo potenziale consumatore dovrebbe scegliere te?
Nell’introduzione del tuo articolo deve essere chiara la tua posizione rispetto all’argomento che hai deciso di affrontare. Dovresti sapere, ma se non ne sei a conoscenza, ma te lo dico io ora, che ogni articolo è sempre inserito all’interno di un processo.
Un articolo non è mai solo un articolo. In che fase del funnel si trova? Siamo in una fase iniziale, di mezzo o decisionale?
Sai che per il tuo target fa la differenza?
E sì, perché al termine di ogni articolo ci deve essere una chiamata all’azione che porta da qualche parte.
Il tuo articolo non deve solo essere scritto bene e veicolare informazioni o far compiere un’azione.
Il tuo contenuto deve far fare qualcosa a coloro che stanno leggendo.
Tu hai ben chiaro cosa vuoi fargli fare? Dove andranno al termine della lettura dell’articolo?
Cosa approfondiremo nei prossimi paragrafi?
Cosa sono i blocchi di testo? Lunghissimi polpettoni di parole e parole che ad un certo punto si perdono nell’immensità dei concetti, visivamente espressi male.
Ciò vuol dire che l’ideale sarebbe fare come stai vedendo in questo articolo. 3 frasi punto e a capo e così via, evitando di creare immensi paragrafi che l’occhio umano non è proprio abituato a vedere sul web.
Specie se legge da mobile.
Il fatto di scrivere ogni tanto frasi che restano da sole tra un periodo e l’altro è una pura scelta stilistica di chi scrive. Io di solito la utilizo.
I titoli dei paragrafi non sono solo titoli SEO, ma rispecchiano anche la naturale evoluzione del discorso.
Cosa si intende per titoli SEO? Vuol dire che prima di iniziare a scrivere è stata fatta un’analisi SEO. L’ottimale sarebbe se il SEO e il copywriter lavorassero di parallelamente, ma stiamo parlando di due figure che hanno tempi di lavoro decisamente differenti, quindi imparare a cavarsela da soli è fondamentale.
Il copywriter deve aver imparato le basi della SEO, gli tornano utili per capire quali correlate alla parola chiave principale sarebbe il caso di scegliere per il suo discorso.
E no, usare solo tool come SEOzoom o SEMrush non ti aiuterà. Devi approfondire un po’ come funziona la SEO
Una volta fatto questo si decide come strutturare la propria bozza SEO.
Cos’è una bozza SEO?
La struttura SEO del tuo articolo.
I titoli, possibilmente, si dovrebbero scegliere prima. Bisognerebbe avere chiaro di cosa si parlerà.
Anche i link interni ed esterni andrebbero ragionati prima di scrivere. Bada bene che anche le anchor text vanno ragionate, non basta inserire il link su di una parola a caso.
La scrittura SEO non è creativa o almeno raramente lo diventa. Il più delle volte il compito è quello di scrivere bene, cercando di coinvolgere il pubblico e rispettando le regole SEO.
Quali sono le regole SEO basic per un copywriter?
Queste appena citate sono 10 regolette basic che ti torneranno molto utili.
Altro dettaglio importante, che è quello che sto appena facendo ora, è di creare una frase di liaison tra un paragrafo e l’altro.
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Le conclusioni sono tanto importanti tanto quanto lo è l’attacco. Se hai scritto un bell’articolo e sul finale te ne “scappi”, raffreddando il rapporto che hai creato con il lettore, allora addio contatto.
Porta a naturale conclusione il contenuto che hai scritto. Solitamente l’azienda non condivide mai la sua personale opinione, diciamo che è sempre meglio non esporsi in modo troppo diretto.
Puoi però sempre ipotizzare un ragionamento. Far capire che è il frutto della tua esperienza.
Se invece la conclusione non rispecchia te in quanto azienda, allora trova una frase di chiusura che faccia presupporre un futuro approfondimento. Potrebbe andare bene anche porre una domanda al lettore.
Lo coinvolgi. Non lo interrogare.
Solo induci una riflessione.
Puoi.
Come hai appena letto, io ho scritto un articolo ma in realtà non sono andata nello specifico di come si scrive un articolo ben ottimizzato.
Diversamente, diventerebbe un mega contenuto in cui probabilmente coinvolgerei anche alcuni miei colleghi molto forti nel content. Ma preferisco mantenermi sul vago per ora.
Quello che hai appena letto è un articolo basic che segue delle regole. Ti consiglio di usarle e di pensare che il tuo target ha bisogno di chiarezza da parte tua e che Google non perdona i contenuti male ottimizzati.
Non vuoi farlo tu in prima persona questo lavoro? Bene allora clicca sotto sul bottone in rosso e ci sentiamo presto